Sport di squadra come basket, calcio e pallavolo, ma anche corsa, nuoto e ginnastica per i più piccoli. Corsa, tennis, bicicletta per gli adulti e ginnastica a corpo libero, camminate, Tai Chi e Pilates, per gli anziani. Ogni età ha bisogno del proprio sport a seconda delle esigenze che il fisico ha. A suggerirlo sono gli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT), in occasione della giornata mondiale dello sport, il 6 aprile,
In ogni fase della vita si possono trarre benefici dall’attività sportiva. “Noi ortopedici – evidenzia Francesco Falez, presidente SIOT – dobbiamo indirizzare chi è in accrescimento anche verso uno sviluppo armonico. Man mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo-articolari, ma anche sistemici: aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati. Nella tarda età diventa fondamentale perché lo scheletro, e ovviamente l’osteoporosi, sono direttamente correlate ad un’attività più o meno intensa”.
“In un adulto – aggiunge Falez – basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta”. Nel bambino lo sport aiuta a sviluppare il coordinamento motorio. Se il piccolo ha problemi di scoliosi, è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley sono, ad esempio, da preferire al tennis. Nell’adulto è importante la preparazione, per non incorrere in tendinopatie o sovraccarichi funzionali. Nell’anziano è indicato invece ciò che mantiene il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura. La SIOT si sofferma infine sul trauma sportivo, consigliando di agire con cure appropriate anche alla ripresa rapida dell’attività, possibile grazie all’evoluzione delle tecniche chirurgiche, oltre che degli aspetti riabilitativi.