PELLICCIONI ICTUS
CARACENI COLESTEROLO
ANTONICELLI IPERTENSIONE
Alimentazione e tumori, cosa sappiamo realmente
Obesità e alcool sono i due fattori nutrizionali che più contribuiscono allo sviluppo di patologie oncologiche a livello globale. Questa è la conclusione del lavoro di un gruppo di ricercatori che ha analizzato le evidenze scientifiche attualmente disponibili sulla relazione fra dieta, nutrizione e rischio di cancro.
Dieta e cancro: poche certezze
I ricercatori sono partiti dall’ipotesi che l’alimentazione abbia un’influenza importante sul rischio di sviluppare il cancro. Una prospettiva supportata da numerose evidenze a livello epidemiologico, con studi che mostrano la relazione evidente tra il consumo di certi alimenti e la maggiore prevalenza di alcuni tipi di tumore. Ad esempio, i paesi con un elevato consumo di carne hanno alti tassi di cancro del colon-retto.
Tuttavia, stabilire gli effetti della dieta sul rischio di cancro non è compito facile e in questo studio i ricercatori hanno cercato di stabilire quali siano i fattori dietetici che allo stato attuale della ricerca hanno dimostrato di influire (positivamente o negativamente) sul rischio di cancro, partendo dai tumori del tratto digerente e altri tipi comuni di cancro, indicando poi le principali sfide per la ricerca futura.
Passando in rassegna gli studi disponibili i ricercatori hanno evidenziato i fattori dietetici che gli esperti indicano come “probabili” cause di incremento o diminuzione del rischi.
I ricercatori hanno poi considerato le percentuali di tumore che si possono attribuire a fattori dietetici modificabili nel Regno Unito. Il sovrappeso e l’obesità sono la seconda causa, responsabile del 6,3% dei tumori nel Regno Unito e la causa principale nei non fumatori. Anche l’alcool (3,3%), anche le carenze di fibra alimentare (3,3%) e la carne lavorata (1,5%) sono tra le prime 10 cause. Le analisi di alcuni altri paesi hanno prodotto stime sostanzialmente simili.
Fonte: Brown KF et al., Br J Cancer, 2018
Le sfide per la ricerca
Gli autori dello studio sottolineano la difficoltà di avere dati certi che possano collegare il regime alimentare e il rischio di cancro. Oltre ai pochi dati con una buona evidenza, raccolti in questo studio, ma la ricerca futura potrebbe mostrare ulteriori importanti fattori di rischio, forse per componenti alimentari specifici o per specifici schemi dietetici. Per andare avanti, la nuova generazione di studi deve migliorare le stime dell’esposizione a lungo termine con, ad esempio, registrazioni dietetiche ripetute, che ora sono fattibili utilizzando questionari basati sul web.
I biomarcatori dell’assunzione alimentare e dello stato nutrizionale possono essere utilizzati in modo più estensivo e nuovi biomarcatori potrebbero essere trovati attraverso la metabolomica, ad esempio, ma dovranno essere convalidati e interpretati alla luce di possibili fattori confondenti e di causalità inversa e saranno necessari studi randomizzati per testare ipotesi specifiche. Sarà anche importante tentare di coordinare le analisi sistematiche di tutti i dati disponibili in tutto il mondo. Per la salute pubblica e la politica, la massima priorità dovrebbe essere quella di affrontare i principali fattori di rischio legati alla dieta per il cancro, in particolare obesità e alcol.
I messaggi principali
In sintesi le conclusioni di questa analisi sono che l’obesità e l’alcol aumentano il rischio di diversi tipi di cancro e tra i fattori nutrizionali sono quelli per i quali ci sono maggiori evidenze a livello globale. Per il cancro del colon-retto, la carne lavorata aumenta il rischio e la carne rossa probabilmente aumenta il rischio mentre fibre vegetali, latticini e calcio probabilmente riducono il rischio. Gli alimenti contenenti mutageni possono provocare il cancro; alcuni tipi di pesce salato aumentano il rischio di cancro rinofaringeo e gli alimenti contaminati da aflatossine (tossine generate da muffe e funghi) aumentano il rischio di cancro al fegato.
Per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura non ci sono evidenze certe che li colleghino al rischio di cancro, anche se è verosimile che una dieta povera di questi alimenti possa favorire lo sviluppo di tumori. Altri fattori nutrizionali potrebbero contribuire al rischio di cancro, ma le prove attualmente non sono abbastanza solide per esserne sicuri.
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