I benefici dell’assunzione nella dieta di verdure a foglia verde, soprattutto dopo la mezza età, sono stati dimostrati in diversi studi, di recente pubblicazione, che hanno evidenziato un rallentamento dei sintomi del declino cognitivo negli anziani consumatori di questi alimenti. Ora una nuova ricerca ha individuato un meccanismo specifico che spiegherebbe perché le verdure a foglia verde svolgano una funzione protettiva del sistema cardiovascolare.
Il dato emerge da uno studio australiano appena pubblicato sulla rivista European Journal of Nutrition. L’assunzione di nitrati di origine vegetale, contenuti soprattutto nelle verdure a foglia verde, ha un effetto protettivo sul cuore, con riduzione della mortalità cardiovascolare negli anziani.
I ricercatori hanno isolato un sottogruppo di partecipanti senza diabete dallo studio Blue Mountains Eye Study, un ampio studio di popolazione per la valutazione del rischio di degenerazione maculare che, comprende uomini e donne di età ≥ 49 anni. L’obiettivo della ricerca era studiare l’associazione dell’assunzione di nitrati dalle verdure con la mortalità per cause cardiovascolari in un campione di anziani.
La dieta dei partecipanti è stata valutata con un questionario al basale, dopo 5 e 10 anni.
L’assunzione di nitrati vegetali è stata stimata utilizzando una banca dati completa sui nitrati vegetali. Durante 14 anni di follow-up, 188 partecipanti su 2.229 (8,4%) sono morti per cause cardiovascolari. Nell’analisi statistica aggiustata per diverse variabili è risultato che chi consumava una quantità di verdure superiore a 70 gr al giorno aveva un rischio cardiovascolare inferiore.
Le conclusioni degli autori sono che: “In un gruppo di uomini e donne anziani l’assunzione di nitrati vegetali è risultato inversamente associato alla mortalità per cause cardiovascolari, indipendentemente dallo stile di vita e dai fattori di rischio cardiovascolare.”
I ricercatori attribuiscono l’effetto protettivo all’ossido nitrico, che viene prodotto dalla conversione dei nitrati in nitriti. L’ossido nitrito contribuisce al mantenimento dell’elasticità delle pareti arteriose, con effetto antipertensivo. Inoltre gli effetti sui mitocondri cellulari sono associabili a un mantenimento del flusso sanguigno cerebrale, con effetti positivi sulle funzioni cognitive. Va citato, infine l’effetto antinfiammatorio e di potenziamento del sistema immunitario.
Per quanto riguarda il potenziale pericolo rappresentato dalla formazione di derivati dannosi dei nitrati, come le nitrosamine, potenzialemente cancerogene, questo rischio, secondo gli autori dello studio, è allontanato dalla presenza di vitamine e antiossidanti presenti nelle verdure.