I pazienti con ipertensione da camice bianco non trattata presentano un incremento del rischio di eventi cardiovascolari e mortalità complessiva rispetto a quelli con ipertensione da camice bianco trattata.
Questo dato evidenzia l’importanza di incoraggiare i pazienti a monitorare la pressione anche al di fuori degli ambulatori, e per il medico di integrare le letture pressorie domiciliari come parte importante del piano assistenziale per ciascun paziente, come affermato da Jordana Cohen dell’università della Pennsylvania, autrice di una revisione di 27 studi.
Il rischio cardiovascolare a lungo termine derivante da una lettura isolata ipertensiva in ambulatorio era sinora poco chiaro. I soggetti con ipertensione da camice bianco non trattata vanno monitorati strettamente con misurazioni extra-ambulatoriali per l’eventuale transizione verso l’ipertensione sostenuta.
Questi soggetti presentano infatti un incremento del rischio di sviluppare ipertensione conclamata rispetto a quelli normotesi e la transizione, spesso inosservata, probabilmente determina l’incremento del rischio di cardiopatie e mortalità.
Sono necessari studi futuri per valutare se l’introduzione del trattamento attivo nei pazienti con ipertensione da camice bianco non trattata aiuti a ridurre il rischio cardiovascolare.
Al momento non esistono evidenze a supporto di questa pratica, ed il trattamento potrebbe potenzialmente esporre i pazienti a rischio di ipotensione ed effetti collaterali non necessari, mentre si consiglia il monitoraggio della pressione.
Secondo alcuni esperti l’incremento del rischio cardiovascolare associato all’ipertensione da camice bianco potrebbe riguardare soltanto gli anziani ad elevato rischio cardiovascolare, ma le attuali linee guida USA ed europee raccomandato il monitoraggio extra-ambulatoriale della pressione per tutti i soggetti con ipertensione da camice bianco. (Ann Intern Med online 2019)