Paradosso dell’obesità nella malattia di cuore confutato da una nuova analisi!
Una nuova analisi dei dati di follow-up a lungo termine di 10 coorti di popolazione mette in discussione il cosiddetto paradosso dell’obesità, derivante da analisi di popolazione che hanno suggerito, per i malati di cuore, una mortalità minore se sovrappeso o obesi.
Questi studi includevano pazienti che avevano già malattia cardiovascolare al momento dello studio, e la cosa potrebbe aver introdotto molti bias: i pazienti obesi possono avere una diagnosi di malattia cardiaca prima di altri e quindi potrebbe sembrare che vivano con una malattia cardiaca per un tempo più lungo.
Il nuovo studio ha analizzato i dati a livello individuale da 190.672 esami di pazienti in 10 grandi coorti prospettiche con un totale di 3,2 milioni di anni di follow-up. Tutti i partecipanti non avevano malattia cardiovascolare al basale e esisteva documentazione su altezza e peso per valutare il BMI.
I risultati hanno dimostrato che rispetto ai soggetti con un BMI normale (definito come un BMI tra 18,5 e 24,9), il rischio di evento cardiovascolare era più alto nelle persone in sovrappeso (BMI, 25.0 a 29.9) e obese (BMI, 30.0 a 39.9).
Rispetto al gruppo di peso nella norma, gli uomini di mezza età in sovrappeso presentavano un rapporto di rischio 1,21, le donne di 1,32 mentre gli uomini obesi avevano un rischio di 1,67 e le donne di 1,85, rischio che impenna negli uomini e nelle donne con obesità morbigena (3,14 e 2,53, rispettivamente).
I ricercatori hanno trovato una associazione più forte tra categorie di BMI e insufficienza cardiaca (HF) rispetto ad altri sottotipi di malattia di cuore, con un aumento di cinque volte maggiore in uomini di mezza età con obesità patologica.
In termini di durata della vita, essere normopeso allunga la vita di 1,9 anni rispetto agli uomini obesi e di 6 anni rispetto ai superobesi. Risultati simili anche per le donne.
Se le persone obese vivono vite più brevi, le persone in sovrappeso hanno una durata della vita simile a quelle di peso normale, ma hanno sviluppato malattie cardiovascolari prima delle persone con BMI normale.