Un buon sonno ristoratore e assumere olio di oliva con regolarità sono queste le armi per preservare la salute del cuore. A porre l’attenzione sull’efficacia di queste due buone pratiche è uno studio pubblicato su Nature Communications e realizzato dal Saint Michael Hospital.
Tutto ruota attorno al ruolo dei grassi insaturi: dopo la digestione di prodotti che ne sono ricchi, infatti, aumentano i livelli nell’organismo di una proteina, l’apo-lipoproteina A-IV, che è associata a un livello più basso di patologie che riguardano l’apparato cardiocircolatorio.
Secondo lo studio, infatti, riesce a interrompere l’aggregazione piastrinica che causa le occlusioni dei vasi che bloccano il flusso di sangue e che può portare a trombosi, infarto, ictus o morte. “Questo è il primo studio che collega questa apo-lipoproteina con piastrine e trombosi – ha detto Heyu Ni, uno dei ricercatori che ha condotto lo studio – Con questo lavoro abbiamo anche spiegato perché suoi livelli più alti possono rallentare l’accumulo di placca nei vasi sanguigni, noto come aterosclerosi, perché questo processo è anche correlato alla funzione piastrinica”.
I ricercatori hanno anche esaminato l’interazione dell’apolipoproteina A-IV con il cibo. Dopo ogni pasto, le piastrine vengono stimolate, il che rende più facile per loro legarsi insieme o ai globuli bianchi. L’apolipoproteina aumenta quasi subito nel sangue circolante dopo i pasti contenenti grassi insaturi e diminuisce l’iperattività e il legame alle piastrine, riducendo così l’infiammazione dopo i pasti e il rischio di infarto e ictus. Lo studio ha anche scoperto che questa proteina ha il suo ritmo circadiano: è più attiva durante la notte e meno al mattino.
La conclusione è: associamo il nostro buon olio d’oliva Italiano (meglio se marchigiano), rigorosamente extravergine, ad un buon sonno ristoratore.